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Antithesis 

Nata nel 2011 con l’intento di valorizzare la musica classica sul territorio di Acqui Terme, l’Associazione Antithesis ha già compiuto un percorso importante: la fiducia accordataci dalla Curia di Acqui nel conferirci la gestione della Sala Santa Maria, ha determinato la possibilità di avere una sede stabile dedicata alla musica e alle attività culturali. Il direttivo ha compiuto uno sforzo notevole per attrezzare la Sala e iniziare le prime collaborazioni con altre realtà già attive quali l’Associazione Terzo Musica, Alba Music Festival, Archicultura, Festival Luoghi immaginari, Festival Musica in Estate, Conservatorio di Alessandria.

Le attività sono state sostenute dai contributi del Comune di Acqui Terme, della Fondazione Live Piemonte dal Vivo, e da alcuni sponsor privati.

L’attività della Sala Santa Maria ha ospitato artisti di fama internazionale oltre che giovani talenti offrendo una serie di concerti varia nell’organico e nelle proposte musicali.

Le due rassegne di concerti, primaverile e autunnale, sono costituite da circa dieci appuntamenti ciascuna nei mesi da Marzo a Giugno e da Settembre a Novembre.

Sono inoltre previsti eventi culturali aggiuntivi in collaborazione con altre organizzazioni.

Tutte le manifestazioni alla Sala Santa Maria sono ad ingresso gratuito al fine di facilitare la partecipazione del pubblico in un luogo che, dopo molti anni di oblio, sta tornando a far parte della comunità, come centro di aggregazione sociale e culturale, al fine di condividere l’esperienza del bello artistico, strumento essenziale e privilegiato per la crescita individuale e collettiva.

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La Sala Santa Maria 

La Sala Santa Maria fa parte del Complesso Monumentale dell’ Abbazia di Santa Maria. Si tratta della cappella dell’ex seminario vescovile, ubicata a ridosso del chiostro, sulla sinistra rispetto al Duomo. Oggi non più adibita al culto, si erge sui resti dell’antica  chiesa paleocristiana.  L’intero complesso fu residenza di Guido d’Aquesana e dei suoi fratelli, prima del 1034, anno in cui Guido fu eletto Vescovo e spostò la sua sede nel Castello.

Nel 1040 Guido trasformò il complesso di Santa Maria in Abbazia di monache benedettine.

Nel corso dei secoli la struttura fu ampliata fino a raggiungere la configurazione attuale con il porticato e la loggia cinquecenteschi.

Alla fine del XVIII secolo il governo napoleonico insediò nell’Abbazia  le Scuole Regie e l’Ospedale militare.

Nel 1926 rientrò in possesso del Vescovo e venne adibita  a seminario minore. In tempi più recenti è stata sede di una scuola per Ragionieri e Polo Universitario.

La piccola chiesa di Santa Maria, a lungo dismessa,  con la sua pianta originale e i suoi deliziosi affreschi si presta mirabilmente ad ospitare piccole formazioni musicali offrendo una cornice suggestiva.

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